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LUCA MASSIMO BARBERO. UN DIAVOLO AMICO

Peso 0,4 kg
Formato

14,8 x 21 cm

Pagine

272

Fotografie

a colori

Lingua

1 volume ITA/ENG

20,00

Disponibile

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Il libro ricostruisce, attraverso una ricca presentazione fotografica, la mostra Luca Massimo Barbero. Un Diavolo Amico, organizzata in occasione dell’arrivo dell’Archivio, “vivo e in continua espansione”, del critico, storico e curatore di arte moderna e contemporanea, all’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia.

Dopo le introduzioni del Presidente Roberto Cicutto e della Responsabile dell’Archivio Storico della Biennale Debora Rossi, sui perché della Mostra, il volume segue il percorso dell’esposizione e presenta le immagini dell’allestimento della prima sala dal titolo “I materiali come opificio del curatore”, in cui sono esposte le fotografie delle principali esposizioni curate da Luca Massimo Barbero, nei molti anni della sua carriera di curatore, insieme ad appunti, materiali di studio, corrispondenze, progetti, bozzetti, disegni e vari documenti. A seguire, il libro accompagna il lettore nel cuore della mostra allestita nel Portego di Ca’ Giustinian, in cui sono esposte e riprodotte in catalogo le fotografie in bianco e nero che raccontano allestimenti storici della Biennale: ritratti di artisti e personaggi dell’arte del Novecento, provenienti dall’Archivio Cameraphoto Epoche, dall’Archivio Luca Massimo Barbero e dall’Archivio Arte Fondazione di Moderna.
Al centro del volume, a dividere la sezione delle immagini in bianco e nero, è presente una segnatura con carta diversa e di colore giallo, che raccoglie i vari testi presenti a corredo della mostra. Un breve saggio inedito di Nicolas Ballario approfondisce la figura di Luca Massimo Barbero definendolo “il più artista tra i curatori, che con migliaia di bozzetti e di appunti, più che progetti ha costruito un diario, che, come questo archivio, continuerà a evolversi e cambiare e cancellare se stesso”; Manlio Brusatin con il saggio La quadratura del corpo introduce la “Sala Bimbi”, lo spazio che all’interno della mostra raccoglie vari disegni e progetti fotografici, in particolare legati allo sport e alla ritrattistica, realizzati da Luca Massimo Barbero, definito un “Cacciatore di Immagini”.
A seguire, viene ripubblicata l’intervista per “L’Espresso” di Alessandra Mammì Il pifferaio Macro.
La sezione dei testi si conclude con il dettagliato regesto dei materiali esposti e le didascalie di tutte le immagini.
Dopo la seconda parte delle fotografie di Cameraphoto, l’ultima sezione presenta i disegni in bianco e nero realizzati da Luca Massimo Barbero e alcuni scatti degli allestimenti della mostra realizzati da Andrea Avezzù, che restituiscono la ricchezza dell’esposizione, aperta fino al 30 giugno 2024.

Progetto grafico e impaginazione a cura di Riccardo Cavallaro.